Caratteristiche chimiche e meccaniche della Ghisa lamellare GJL-250
La ghisa è un metallo ferroso, costituito da una lega di ferro e carbonio ( la percentuale di carbonio varia dal 2% al 6,67%). Il carbonio allo stato liquido solidifica in forma di grafite ed è proprio in base alla forma acquisita dalla grafite solidificata, che se distinguono diverse tipologie di ghisa: lamellari e sferoidali.
La ghisa lamellare e sferoidale può essere ulteriormente distinta in base alla forma assunta dalla matrice ferrosa, una volta solidificata. Si distinguerà allora tra ghise ferritiche e ghise perlitiche.
La ghisa è conosciuta per la sua ottima conduttività termica, per la resistenza alla pressione idraulica o pneumatica, alla corrosione e per la sua bassa densità: il suo peso specifico è inferiore del 6% rispetto all’acciaio.
Ghisa GJL-250 EN 16482 è la ghisa idraulica più utilizzata
La lega GJL-250 EN 16482 è una ghisa lamellare perlitica. Buon compromesso tra resistenza all'usura, solidità e lavorabilità all'utensile sono le principali caratteristiche che contraddistinguono questa materia prima, rendendola una delle ghise più utilizzate.
La sua struttura è composta da lamine di grafite in accordo con con ASTM A 247, mentre sul perimetro si trova della grafite fine interdendritica di tipo “D” e “E”. La struttura è principalmente perlitica con meno del 30% di ferrite. Il perimetro è principalmente ferritico con 10 – 20 % di perlite e può contenere fino al 5% di fini carburi dispersi. Presentano una densità di 7,2 g/cc
Ha una durezza compresa fra i 160 e 230 HB, variabile in funzione delle dimensioni della sezione.
I pezzi ricavati con la GJL-250C hanno una buona finitura superficiale e buone capacità di smorzamento di rumori e vibrazioni che li rendono ideali per applicazioni dove si richiedono equilibrio tra facilità di lavorazione e caratteristiche meccaniche. Non è, invece, adatta per essere sottoposta al trattamento della Tempra.
I Vantaggi delle barre in ghisa GJL-250 EN 16482 fuse a colata continua
Le nostre barre in ghisa sono prodotte tramite processo di fusione a colata continua. Questo metodo di produzione, che avviene tramite la fusione del metallo in un forno fusorio, con successivo travaso del metallo liquido nel forno di colata, rende il semilavorato più omogeneo e uniforme. Le barre così prodotte hanno una buona rettilineità e risultano essere esenti da soffiature o inclusioni non metalliche. Infatti, i semilavorati ottenuti tramite il metodo della fusione a colata continua hanno una forma più regolare rispetto ad altri processi produttivi.
Le qualità meccaniche sono anch’esse nettamente superiori rispetto agli altri metodi fusori (a parità di lega).
Un altro metodo di fusione della ghisa molto diffuso è quello della fusione a terra, che consiste nel colare il metallo all’interno di stampi realizzati con terra di fonderia. La ghisa, una volta colata, si solidificherà e lo stampo verrà poi rotto per estrarre l’oggetto finito. Si tratta, tuttavia, di un metodo di lavorazione economico, impiegato soprattutto nella produzione su larga scala e che richiede un'ulteriore lavorazione delle superfici ottenute, in quanto la ghisa prodotta sarà ruvida. Diversamente, I semilavorati in ghisa prodotti con fusione a colata continua sono ampiamente utilizzati nei più svariati settori in quanto resistono all’usura, smorzano le vibrazioni e sono fonoassorbenti, resistono alla corrosione, allungando la qualità ed affidabilità nel tempo dei componenti.
- Scarsa presenza di inclusioni e porosità da gas o sabbia
- Alta lavorabilità del materiale
- Grana del materiale fine, compatta ed omogenea
- Bassi sovrametalli di lavorazione
- Buona resistenza all’usura e basso coefficiente di attrito
- Resistenza alla pressione idraulica o pneumatica
- Maggior compattezza della struttura
- Alta resistenza alla fatica
- Resistenza alla corrosione
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